Si dedica alla fotografia fin da piccolo “giocando” con la Agfamatic 100 del suo papà. Grafico, webmaster e programmatore, nel 2006 sente di voler affiancare a queste attività l’arte della fotografia, che lo coinvolge in tutti i viaggi intrapresi, dagli Stati Uniti al Nord Europa. Viaggiando coltiva il bisogno di voler documentare quello che vive, come nel 2012, quando in un articolo sul National Geographic cercò di raccontare le Aurore Boreali e il senso di avventura che portava dentro di sé. Vive attivamente la sua città, e ne interpreta le bellezze fin da subito, accorgendosi però che quello che fotografa è già stato fotografato da tutti. Cerca così di osservare Milano da un punto di vista più intimo, più raffinato, da una prospettiva d’élite. A lui infatti piace sorprendere l’osservatore che non ha la minima idea di quello che ci si perde su un tetto ad ascoltare in silenzio la città. Attraverso i suoi scatti, ci permette di entrare in una dimensione inusuale, che forse ci fa comprendere, grazie al senso di insieme, la complessità del tessuto urbano meneghino.