Milano è Milano, come siamo abituati a dire 365 giorni l’anno, ma questo ultimo dell’anno non mi è venuto spontaneo dirlo, la delusione c’è stata…
Ho trovato davvero discutibile la scelta di fare esibire solo 2 artisti per il concerto in Piazza Duomo di Capodanno, soprattutto per il fatto che fossero addirittura 2 proposte molto particolari del mondo musicale: un bravissimo cantautore e un bravissimo rapper.
Se dico bravissimi allora mi chiederete, cosa ho da ridire?
Beh, secondo me, per quanto io ami e stimi moltissimo entrambi gli artisti, trovo sia un po’ troppo proporre un concerto che si basi sulla sola discografia di Luca Carboni e di Fabri Fibra, è un po’ difficilino come repertorio da digerire per un pubblico vasto e variegato come quello che c’è in Duomo il 31 Dicembre…
In quel momento particolare dell’anno penso sarebbe stato meglio fare esibire ad esempio artisti dei talent, tanto per dirne una, che avrebbero proposto varie cover di canzoni conosciutissime e di un genere appunto più festoso e leggero, quindi adatto ad un pubblico molto eterogeneo.
Penso sia un appuntamento speciale che la città più moderna d’Italia dovrebbe affrontare con più interesse possibile e al meglio delle proprie possibilità, dato che penso gli sponsor non manchino, quindi semplicemente proporre più artisti o appunto repertori più adatti a questa festa di fine anno…
Molti poi mi hanno segnalato la delusione per la chiusura del concerto entro l’una di notte, tantissimi si aspettavano un festeggiamento più dilatato nel tempo, quindi almeno un’ora in più…
Un’informazione sullo svolgimento del concerto: in piazza c’erano 20.000 persone, il numero era blindato a questa quantità per una decisione delle autorità, 36 persone durante lo svolgimento dell’evento hanno fatto ricorso a cure mediche per lievi malori causa abuso di sostanze alcoliche.
Tanti aspetti su cui poter ragionare per il prossimo appuntamento del 31 Dicembre 2018 nella speranza che questi piccoli interventi possano essere costruttivi, per migliorare sempre di più le proposte della nostra città…
Paul Pablo